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Azioni Twitter: storia ed andamento in borsa

Twitter è una piattaforma finalizzata a quello che viene definito “microblogging”, in cui ogni utente, dopo essersi gratuitamente registrato sul sito della società, può postare dei messaggi che vengono comunemente definiti dei tweet. La società ha sede in California, Stati Uniti, e più precisamente nella città di San Francisco.

La piattaforma

Ciò che gli utenti ottengono al momento della registrazione, è una propria pagina utente personalizzabile, dalla quale possono appunto “tweettare” dei messaggi -anche detti “post”- che però si differenziano da altri social network per una caratteristica: la lunghezza massima. Può sembrare contro intuitivo limitare la capacità di scrittura di un utente, ma in realtà il limite di 280 caratteri è stata l’idea differenziante che probabilmente ha reso celebre questa piattaforma. Esiste la possibile di aggiornare la propria pagina non solo tramite sito internet, ma anche con SMS

La differenza

L’idea, sebbene in maniera leggermente dissimile, è stata ripresa da un altro social network: Snapachat. Questa piattaforma di condivisione video si basa su delle clip che, una volta postate, hanno una “vita” di circa 24 ore, scadute le quali il post viene cancellato, senza possibilità di ripescarlo scorrendo nel profilo dell’utente.

La storia

La creazione della società risale al 2006, precisamente nel marzo di quell’anno. I fondatori sono Jack Dorsey, Noah Glass, Biz Stone ed Evan Williams. Il progetto, che in realtà è nato come risvolto inaspettato di un lungo meeting di lavoro fra lo staff del sito internet Odeo, è stato lanciato nel luglio 2006, e nel giro di 6 hanno ha raggiunto il mezzo miliardo di utenti iscritti alla piattaforma, il 0% dei quali era attivo mensilmente. L’anno successivo, venne inserito nella lista sei portali web più visitati, e circa 3 anni fa gli utenti attivi mensilmente risultavano essere circa 320 milioni.

Un tweet dallo spazio

Nel gennaio del 2010, è stato postato il primo “cinguettio” direttamente dallo spazio. A postare il tweet fu Timothy Creamer, che dalla Stazione Spaziale Internazionale fece la storia del social network, sebbene siano poi stati molti gli emulatori che pensarono di fare lo stesso, specie all’interno del team di astronauti. C’è anche un piccolo pezzo di Italia in questa storia. Paolo Nespoli, astronauta nostrano, dopo aver postato diverse foto ed aggiornamenti della propria missione, fu inserito nella clip con la quale l’azienda festeggiava il primo lustro del servizio.

Twitter in borsa

La storia di Twitter nel mercato azionario non è stata particolarmente sfavillante. La sua quotazione a Wall Strett, precisamente nell’Indice Nasdaq100 -nel quale sono contenute le 100 società tecnologiche a maggiore capitalizzazione- avvenne nel 2014, due anni dopo la quotazione di Facebook. Collocate ad un prezzo di 45 dollari, le azioni di Twitter furono protagoniste di un rialzo dell’80% nel giro di un mese. Ma il massimo di 74,73$, fatto registrare nel dicembre del 2013 fu anche il massimo storico della società. Da allora, il trend innescato portò le quotazioni fino ai 13,73 nel maggio del 2016, e sebbene oggi il titolo quoti a 32,88, nutriamo sentimenti ambivalenti rispetto a quest’azione.